Tarna

Giovane ladra del Ducato di Urnst, Tarna ha un passato oscuro che vuole dimenticare.

Descrizione fisica

annah1.jpg?1251401091

Tarna è decisamente bella, i suoi lineamenti sono sottili: i suoi occhi grandi e leggermente obliqui, gli zigomi sono pronunciati e le sopracciglia sono sottili e ben cuate, il naso è piccolo e appuntito e le labbra sottili, i suoi capelli sono rossi come il fuoco e lisci, sono lunghi dai 20 ai 30 cm e li tiene spesso fermi dietro la nuca con delle spille di argento o, quando ha voglia di farsi l’acconciatura, se li sistema a caschetto.
La pelle rosa e liscia: qualcuno potrebbe anche scambiarla per una Suelita, ma i suoi lineamenti e i sui capelli non sono affatto tipici di questa razza umana, chiunque abbia avuto a che fare con dei Sueliti in passato si può accorgere che non ha alcun aspetto di questa razza se non il colore chiaro della pelle.
Il suo corpo è sinuoso e armonioso, molte donne lo invidierebbero: magra ma non troppo, chi se ne intende capisce subito che è un’atleta e non una “dama di corte”; il seno è medio(dicimao una 3°), la vita stretta e i fianchi poco più larghi, le sue cosce sono muscolose e toniche e suoi glutei lo sono altrettanto; purtroppo non fa spesso sfoggia del su bol sederino siccome spesso e costretta a nascondere la sua … coda…
E' lunga circa un metro e venti, è più chiara della sua pelle ed assomiglia a quella di un topo se non per due sporgenze romboidali appena accennate sulla punta, in realtà queste sporgenze sono coriacee e ciò gli permette di usare la coda per infliggere dolorose sferzate, essa è molto felssibile e ha un'aspetto esile, ma è in grado di esercitare una totevole forza, ha spiazzato molti avversari in questo modo.

Sicuramente l’abbigliamento di Tarna è la cosa più mutevole che si possa immaginare, ogni giorno è una persona diversa siccome le sue sembianze e il suo mestiere le impongono di cambiarsi spesso; per questo viaggia sempre con un cavallo e si porta sempre dietro due grosse sacche da sella con detro gli abiti più costosi e adatti ad ogni situazione, compra invece sul luogo gli abiti tipici di ogni zona e se ne libera prima di partire; non può portarsi dietro tutto!
Unica costante nell’abbigliamento sono i suoi “abiti comodi” (come li chiama lei)che porta spesso sotto gli altri vestiti: un corpetto (body)aderente di cuoio chiuso con di lacci di cuoio sul petto, una cintura porta oggetti con borsello e un paio di alti stivali di pelle morbida che gli arrivano fin sotto il ginocchio, sul retro di ogni stivale all’altezza del polpaccio si trova un piccolo fodero dedicato a due coltelli da lancio che porta sempre con se, sono difficili da notare e si possono facilmente scambiare per delle protezioni per il polpacci(in fondo svolgono anche quella funzione); il tutto viene coronato da diversi lacci di pelle che fungono da sostegno per altri oggetti(come il suo inseparabile flauto) e nonché come sostegno per il seno; questo è il suo concetto di comodità, che và totalmente in contrasto con il comune senso del pudore, molte delle zone erogene che comunemente una donna educata coprirebbe con gli indumenti rimangono in bella vista rendendo la sua immagine molto provocante.
Anche quando è travestita indossa il maggior numero possibile di questi “abiti comodi” (siccome si posso considerare ala stregua di abiti intimi), li tiene con molta cura, li ripara spesso e li tiene in ottimo stato; per lei sono molto più importanti di quel che si possa immaginare, il suo attaccamento a questo tipo di abbigliamento è quasi morboso: tra le mille forme che può assumere quella è la sua forma normale, solo mentre indossa questi abiti si sente veramente se stessa e si stente veramente a proprio agio, per questo li chiama “abiti comodi”.
Il fatto che preferisca vestirsi in questo modo è dovuto anche al fatto che ha la coda e con questo tipo di vestiario nulla il suo movimento, quando è travestita arrotola la coda attorno ad una gamba e la camuffa con gonne, pantaloni o abiti larghi e ,a volte, quando gli è necessario scoprire le gambe, se la arrotola attorno alla vita a mò’ di cintura camuffandola con la tunica o con una stola si seta annodata su di essa
Quando è in missione e non gli importa del travestimento, indossa un'armatura per il tronco che consiste in una serie placche di metallo brunito attaccate a fasce di pelle con varie allacciature; indossa poi due i e gambali di cuoio bollito rigido, due bracciali dello stesso materiale, e uno spallaccio (destro)formato da più strisce di cuoio bollito sovrapposte in modo da coprire tutta la spalla;infine porta con se uno zaino di pelle pieno zeppo di attrezzi del mestiere(ladro).

Carriera

Attualmente è coinvolta in un'avventura con Kay Demon di Greyhawk City e un leggendario guerriero di nome Eraj, vecchio compagno di Mordenkainen.

Dungeon Master

Background di Tarna (NON PER I GIOCATORI)

pc
Salvo diversa indicazione, il contenuto di questa pagina è sotto licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 License